Complessità vs confusione

1 Lug 2015 -

Complessità vs confusione

Il design per il Ventunesimo secolo? “Di certo non è progettare begli oggetti. Questa è soltanto una piccola parte. Si tratta piuttosto di un modo speciale di pensare e di proporre soluzioni a problemi complessi come quelli legati all’istruzione, all’ambiente, alla salute”.
È ambizioso e di largo respiro lo scenario futuro tracciato da Donald Norman, ospite a Milano di Meet the Media Guru nella due giorni di kermesse milanese “Future ways of living” (11-12 giugno 2015), che ha festeggiato i 10 anni della manifestazione invitando studiosi, artisti, designer e teorici di varie discipline a immaginare e a progettare l’evoluzione della cultura e della tecnologia digitale, quindi della vita di tutti noi, nei prossimi anni. E a Norman da sempre sta a cuore proprio la vita quotidiana della gente, quella vera, “Gli ingegneri hanno problemi con il design perché sono troppo logici. Bisogna progettare per il modo in cui la gente pensa e si comporta non per il modo in cui noi vogliamo che pensi e si comporti”.

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Il design per il Ventunesimo secolo? “Di certo non è progettare begli oggetti. Questa è soltanto una piccola parte. Si tratta piuttosto di un modo speciale di pensare e di proporre soluzioni a problemi complessi come quelli legati all’istruzione, all’ambiente, alla salute”.
È ambizioso e di largo respiro lo scenario futuro tracciato da Donald Norman, ospite a Milano di Meet the Media Guru nella due giorni di kermesse milanese “Future ways of living” (11-12 giugno 2015), che ha festeggiato i 10 anni della manifestazione invitando studiosi, artisti, designer e teorici di varie discipline a immaginare e a progettare l’evoluzione della cultura e della tecnologia digitale, quindi della vita di tutti noi, nei prossimi anni. E a Norman da sempre sta a cuore proprio la vita quotidiana della gente, quella vera, “Gli ingegneri hanno problemi con il design perché sono troppo logici. Bisogna progettare per il modo in cui la gente pensa e si comporta non per il modo in cui noi vogliamo che pensi e si comporti”.

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